Contro bullismo e disagio minorile: nelle scuole medie arrivano gli "Educatori di corridoio"

Diventa realtà uno dei punti del programma di “Ruvo città educante”

giovedì 5 dicembre 2019
Diventa realtà uno dei punti del programma di "Ruvo città educante": nelle scuole medie di Ruvo di Puglia sono attivi gli "educatori di corridoio".

Si tratta di figure professionalmente qualificate che, di concerto con il personale docente, lavoreranno per contrastare fenomeni di bullismo, dispersione scolastica e insuccesso formativo favorendo l'incontro tra scuola, famiglia e territorio.

L'intervento punta a prevenire l'esclusione e l'isolamento di ragazzi e ragazze che attraversano con difficoltà l'età preadolescenziale e adolescenziale; offrirà occasioni di ascolto e confronto soprattutto in favore dei cosiddetti 'alunni fuoriclasse'.

"L'attivazione di questo innovativo servizio – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – è per noi un nuovo segnale di cura e di attenzione verso i nostri adolescenti, sempre alla ricerca di punti di riferimento sani e credibili, ma è anche un pezzo del nostro intervento di contrasto alla devianza minorile, un fenomeno che riguarda da vicino anche la nostra comunità.
Si tratta di un nuovo passo sul percorso di costruzione di una comunità educante, un percorso che tutti noi consideriamo fondamentale per la qualità del nostro avvenire e per la costruzione della nostra futura serenità."

"Nella programmazione del PON Inclusione – ha detto l'assessora alle Politiche Sociali, Monica Montaruli - abbiamo voluto dare massima priorità agli interventi di contrasto alla povertà educativa: un'ampia rete di servizi offrirà nei prossimi mesi strumenti concreti per migliorare gli ambienti dove i nostri adolescenti vivono e crescono. Tutto sarà realizzato nell'ambito del più ampio progetto di costruzione di 'Ruvo città educante'."

L'attivazione degli educatori di corridoio rientra nell'attività di Assistenza Educativa Domiciliare e Territoriale realizzata dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune mediante i fondi del PON Inclusione di Ambito Territoriale.
Il servizio sarà gestito dall'ATI Comunità San Francesco/Cooperativa Sociale MediHospes e prevede la presenza di due operatori per sette ore settimanali su entrambe le sedi.