Chieco: «Gesti che ti portano a pensare: chi me lo fa fare. Poi la vicinanza della gente mi fa andare avanti»
«Adesso più forti di prima continueremo ad agire nella legalità e a perseguire linee imprescindibili da essa»
giovedì 9 marzo 2017
20.34
Un consiglio comunale breve, che ha visto tutti i consiglieri comunali stringersi attorno al sindaco. Intanto i cittadini fanno sentire la loro vicinanza con uno striscione in mezzo alla sala comunale. Nella massima assise cittadina spuntano due frasi: Coltiviamo Rispetto, Seminiamo Bellezza. La sala gremita e gente che ha seguito il consiglio comunale in piazza attraverso un maxi schermo sono i segni di una città che si stringe intorno a Pasquale Chieco.
Gli interventi dei consiglieri comunali sono tutti sulla stessa linea. Summo: «Ruvo ha radici forti, solide e sane. I valori di solidarietà e umanità fanno parte delle nostre radici. Penso alle immagini dei muri anneriti e credo che dovremmo partire di lì. Dobbiamo ridare colore.» «Ruvo è sana non è una città mafiosa» interviene Mariatiziana Rutigliani. «Non vogliamo che passi l'immagine negativa. città di cittadini per bene che sono contro la violenza»
Raffaella di Terlizzi è convinta che la bellezza sia la risposta. «L'arma contro chi vuole estirpare la bellezza, che appartiene a tutti quanti, è una pratica quotidiana. Sindaco continua ad avere l'entusiasmo per fare le cose belle e a ribellarti quando le cose non vanno come dovrebbero»
Antonello Paparella vuole che la responsabilità chiami tutti a riflettere: «siamo avversari politicamente ma scendiamo in campo con te, sindaco.» Piero Paparella «siamo solidali al sindaco ma parlare di bellezza è riduttivo. Invito da astenersi da congetture ipotesi e immaginazione che non ci competono. Aspettiamo le indagini e agiamo di conseguenza.»
Lia Caldarola ricorda che «accanto a Ninni si aggiungono altri singaci feriti: Gemmato, Tavaglioni e il vicesindaco di Gioia del Colle, CI dobbiamo chiedere cosa fa la politica a Ruvo, e smorzare il livello di livore e stupidità che imperversa sui social network che va ad incidere poi con l'esistenza delle persone. «Il sindaco non va sollecitato a vivere nella legalità, anzi!» Orazo Saulle sottolinea la sua vicinanza e la stigmatizzazione da tale gesto.
Intanto Monica Filigrano esternando pubblicamente la vicinanza e l'affetto di tutta la giunta, che ha accettato questa sfida così importante, invita tutti i ruvesi a marciare il 21 Marzo a Bari con Libera, l'associazione nata nel 1995 contro la mafia con don Ciotti, e l'adesione ufficiale del comune di Ruvo di Puglia ad Avviso Pubblico.
Non nasconde la profonda costernazione e sofferenza, Pasquale Chieco. «Gesti come questi ti colpiscono profondamente e ti portano a pensare, chi me lo fa fare. Ma la vicinanzna di tantissime persone e associazioni non mi fa demordere. Il territorio che sceglie di costruire la bellezza intorno alla città contro la barbarie. Tutte le azioni che dovevano essere fatte sono state fatte. Adesso più forti di prima continueremo ad agire nella legalità e a perseguire linee imprescindibili da essa.»
Gli interventi dei consiglieri comunali sono tutti sulla stessa linea. Summo: «Ruvo ha radici forti, solide e sane. I valori di solidarietà e umanità fanno parte delle nostre radici. Penso alle immagini dei muri anneriti e credo che dovremmo partire di lì. Dobbiamo ridare colore.» «Ruvo è sana non è una città mafiosa» interviene Mariatiziana Rutigliani. «Non vogliamo che passi l'immagine negativa. città di cittadini per bene che sono contro la violenza»
Raffaella di Terlizzi è convinta che la bellezza sia la risposta. «L'arma contro chi vuole estirpare la bellezza, che appartiene a tutti quanti, è una pratica quotidiana. Sindaco continua ad avere l'entusiasmo per fare le cose belle e a ribellarti quando le cose non vanno come dovrebbero»
Antonello Paparella vuole che la responsabilità chiami tutti a riflettere: «siamo avversari politicamente ma scendiamo in campo con te, sindaco.» Piero Paparella «siamo solidali al sindaco ma parlare di bellezza è riduttivo. Invito da astenersi da congetture ipotesi e immaginazione che non ci competono. Aspettiamo le indagini e agiamo di conseguenza.»
Lia Caldarola ricorda che «accanto a Ninni si aggiungono altri singaci feriti: Gemmato, Tavaglioni e il vicesindaco di Gioia del Colle, CI dobbiamo chiedere cosa fa la politica a Ruvo, e smorzare il livello di livore e stupidità che imperversa sui social network che va ad incidere poi con l'esistenza delle persone. «Il sindaco non va sollecitato a vivere nella legalità, anzi!» Orazo Saulle sottolinea la sua vicinanza e la stigmatizzazione da tale gesto.
Intanto Monica Filigrano esternando pubblicamente la vicinanza e l'affetto di tutta la giunta, che ha accettato questa sfida così importante, invita tutti i ruvesi a marciare il 21 Marzo a Bari con Libera, l'associazione nata nel 1995 contro la mafia con don Ciotti, e l'adesione ufficiale del comune di Ruvo di Puglia ad Avviso Pubblico.
Non nasconde la profonda costernazione e sofferenza, Pasquale Chieco. «Gesti come questi ti colpiscono profondamente e ti portano a pensare, chi me lo fa fare. Ma la vicinanzna di tantissime persone e associazioni non mi fa demordere. Il territorio che sceglie di costruire la bellezza intorno alla città contro la barbarie. Tutte le azioni che dovevano essere fatte sono state fatte. Adesso più forti di prima continueremo ad agire nella legalità e a perseguire linee imprescindibili da essa.»