Ruvo sempre più sporca, Chieco corre ai ripari: «A breve il mastello»
Come risolvere il problema della raccolta differenziata
giovedì 11 maggio 2017
17.08
Intorno alle 16.30, su Telenorba, durante la trasmissione "Buon Pomeriggio" diretta da Michele Cucuzza, ha avuto luogo un breve ma intenso dibattito tra il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco e il consigliere di centrodestra Antonello Paparella.
Il dialogo è stato preceduto da un servizio costruito intorno a immagini di una Ruvo invasa dai rifiuti e dai commenti dei consiglieri dell'opposizione Damiano Binetti e Piero Paparella i quali hanno lamentato una mancanza di controlli da parte dell'ASIPU e l'assenza di una piattaforma utile per pesare i rifiuti prodotti dai cittadini. Le conseguenze? Una città sempre più sporca e un paese che paga sempre più tasse.
Cucuzza ha preso la parola ricordando che Ruvo di Puglia è stato accreditato tra i "paesi ricicloni". Quel è dunque il problema? Il sindaco Pasquale Chieco ha messo subito in chiaro che le difficoltà per la questione rifiuti è data, purtroppo, dall'inciviltà di quei pochi ruvesi che non rispettano le regole della differenziata. Affermazione che non ha trovato d'accordo il Consigliere Paparella. «I ruvesi non sono incivili», ha ribadito, ricordando che la tassa sui rifiuti ha subito un eccessivo aumento che ha gravato le tasche dei cittadini. Il motivo di tale aumento è soprattutto nel servizio di smaltimento rifiuti che costa troppo.
Chieco ha ribattuto spiegando che in realtà i rifiuti vengono pesati e, costretto dal conduttore a cambiare argomento a causa dei ridotti tempi televisivi, ha riferito che l'aumento dei costi è anche dovuto alla mancanza di discariche.
Si è passati alle proposte da parte del sindaco, tra cui quella già attuata dell'inserimento di telecamere per il paese al fine di multare gli incivili e l'idea di raccogliere i rifiuti in mastelli con microchip, soluzione che sarà adottata già nel centro storico a partire da giugno per poi essere attuata nel resto del paese.
Antonello Paparella ha acconsentito all'idea sostenendo che si tratta di una scelta più che giusta, ma che avrebbero potuto attivare prima. Certo, col senno di poi le soluzioni sono sempre più semplici e se tutti i ruvesi avessero partecipato sin da subito civilmente alla vita di città conferendo regolarmente e correttamene i rifiuti non si sarebbe giunti neppure alla soluzione del porta a porta.
Il dibattito si è chiuso nel giro di un quarto d'ora scarso, alla fine del quale Chieco ha lamentato come il tempo messo a disposizione non ha permesso un dialogo equo tra maggioranza e opposizione.
Il dialogo è stato preceduto da un servizio costruito intorno a immagini di una Ruvo invasa dai rifiuti e dai commenti dei consiglieri dell'opposizione Damiano Binetti e Piero Paparella i quali hanno lamentato una mancanza di controlli da parte dell'ASIPU e l'assenza di una piattaforma utile per pesare i rifiuti prodotti dai cittadini. Le conseguenze? Una città sempre più sporca e un paese che paga sempre più tasse.
Cucuzza ha preso la parola ricordando che Ruvo di Puglia è stato accreditato tra i "paesi ricicloni". Quel è dunque il problema? Il sindaco Pasquale Chieco ha messo subito in chiaro che le difficoltà per la questione rifiuti è data, purtroppo, dall'inciviltà di quei pochi ruvesi che non rispettano le regole della differenziata. Affermazione che non ha trovato d'accordo il Consigliere Paparella. «I ruvesi non sono incivili», ha ribadito, ricordando che la tassa sui rifiuti ha subito un eccessivo aumento che ha gravato le tasche dei cittadini. Il motivo di tale aumento è soprattutto nel servizio di smaltimento rifiuti che costa troppo.
Chieco ha ribattuto spiegando che in realtà i rifiuti vengono pesati e, costretto dal conduttore a cambiare argomento a causa dei ridotti tempi televisivi, ha riferito che l'aumento dei costi è anche dovuto alla mancanza di discariche.
Si è passati alle proposte da parte del sindaco, tra cui quella già attuata dell'inserimento di telecamere per il paese al fine di multare gli incivili e l'idea di raccogliere i rifiuti in mastelli con microchip, soluzione che sarà adottata già nel centro storico a partire da giugno per poi essere attuata nel resto del paese.
Antonello Paparella ha acconsentito all'idea sostenendo che si tratta di una scelta più che giusta, ma che avrebbero potuto attivare prima. Certo, col senno di poi le soluzioni sono sempre più semplici e se tutti i ruvesi avessero partecipato sin da subito civilmente alla vita di città conferendo regolarmente e correttamene i rifiuti non si sarebbe giunti neppure alla soluzione del porta a porta.
Il dibattito si è chiuso nel giro di un quarto d'ora scarso, alla fine del quale Chieco ha lamentato come il tempo messo a disposizione non ha permesso un dialogo equo tra maggioranza e opposizione.