Caso Tari, il riconteggio potrebbe riguardare anche Ruvo

I chiarimenti dell'amministrazione comunale

giovedì 23 novembre 2017 14.27
È di questi giorni la notizia che molti Comuni italiani tra il 2014 e il 2017, hanno commesso errori nel calcolo della Tari. L'errore riguarda la tassa rifiuti sui locali di pertinenza delle abitazioni.

Il riconteggio delle somme potrebbe riguardare anche Ruvo di Puglia, anche se si tratta di differenze di importi (tra quello pagato e quello dovuto) abbastanza esigue: pochi euro per anno.

In proposito, è tuttavia necessario fare una importante precisazione: come ribadito in queste ore dall'ANCI, la TARI è una imposta comunale il cui importo complessivo, ripartito tra i cittadini, è esattamente pari al costo del servizio rifiuti. Ebbene, l'errore di cui si discute non riguarda l'importo complessivo della tassazione (che è giusto) ma il modo in cui tale importo è stato suddiviso tra gli utenti.

Dunque, l'errore di calcolo (contestato dall'ANCI che non è d'accordo con il Ministero dell'Economia) ci mette di fronte alla necessità da una parte di restituire poche decine di euro agli utenti con locali di pertinenza e dall'altra di rivedere la ripartizione della TARI tra tutta la platea degli utenti cittadini. Insomma, la tassa pagata in meno da alcuni andrà, da oggi in poi, distribuita e pagata comunque da tutti.

"La questione – ha detto il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco – è delicata e merita un approfondimento accurato: lo stesso Ministero che ieri ha autorizzato il nostro regolamento oggi ci chiede di rivedere i conteggi.
Sta di fatto che l'ammontare complessivo dell'imposta (pari al costo del servizio) resta comunque dovuto e, quindi, stiamo parlando di correggere il modo in cui tale ammontare dovrà essere distribuito tra i cittadini. Con un grande paradosso.
Il nuovo metodo di tassazione (a differenza di quello da noi applicato), ha come risultato concreto quello di far diminuire la TARI ai proprietari di immobili con locali pertinenziali facendola aumentare agli utenti che locali di pertinenza non ne hanno. Insomma, pagherà di meno chi ha di più e di più chi ha di meno. Bella trovata interpretativa.
A questo punto, spero davvero che, grazie all'azione in corso dell'ANCI, si riesca a evitare questa beffa. Staremo a vedere"