Carmela Minuto: «i Grillini inaugurano una nuova forma di raggiro e artifizio»
La candidata di Forza Italia al Senato interviene sullo scandalo M5S
giovedì 15 febbraio 2018
9.32
La candidata di Forza Italia al Senato, nel collegio uninominale Puglia 2 Molfetta-Altamura, Carmela Minuto, interviene sullo scandalo dei falsi rimborsi dichiarati da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle e svela un'altra figuraccia fatta in Regione dai consiglieri pentastellati.
Non è la prima volta che assistiamo a roboanti proclami e finte battaglie dei pentastellati che non trovano riscontro poi, alla prova dei fatti. Era il 13 ottobre del 2015, infatti, quando in blocco, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, votarono contro il provvedimento che regolamentava l'uso dei fondi destinati alle acquisizioni e alla spesa per il personale dei gruppi consiliari. Per intenderci, stiamo parlando delle spese per i cosiddetti "portaborse". Salvo, poi, rendicontare ben 190.529,63, per il solo 2017, di spese per tali attività. Per restare in linea con le loro intenzioni, visto il loro voto contrario, avrebbero dovuto rinunciare a quelle somme dimostrando di essere diversi dagli altri.
Per tornare all'attualità, mi chiedo se poteva non sapere Di Maio del tradimento di alcuni suoi amici di partito. Risulta davvero singolare quanto accaduto! Già, perché quando si hanno 100 parlamentari e ciascuno di loro mi deve restituire 1 euro, se alla fine del mese me ne trovo 70 anziché 100, un dubbio deve pur venirti.
È mai possibile che debbano essere 'Le Iene' su Italia 1 ad accorgersene? Immaginateveli adesso alle prese con il bilancio dello Stato italiano!
Dopo il caso della composizione delle liste che ha escluso arbitrariamente dal voto alcuni candidati; dopo l'incompetenza più volte dimostrata in vari ambiti politici, adesso si rivelano incompetenti anche in materia economica.
Oltretutto, sembra che alcuni Parlamentari grillini annullassero il bonifico fatto al fondo per il microcredito dopo aver caricato la ricevuta online sulla piattaforma per le rendicontazioni. Credo che sia un caso unico in cui una persona inganna il proprio partito, in barba alla tanto osannata "purezza", per "conservare" la propria indennità. Una nuova forma di raggiro e artifizio.
Il 4 marzo ci sono in ballo le sorti di un'intera nazione; le famiglie faticano per arrivare alla fine mese e chiedono un governo serio e preparato formato da gente preparata.
Con il centrodestra dobbiamo battere il populismo a cinque stelle e la sinistra inconcludente e litigiosa. Siamo una coalizione forte e abbiamo le idee chiare, dobbiamo rilanciare l'Italia, diminuire le tasse che gravano sui cittadini e sulle imprese, aumentare le pensioni minime, e dare un effettivo sostegno alle famiglie e a chi si trova in difficoltà.
Non è la prima volta che assistiamo a roboanti proclami e finte battaglie dei pentastellati che non trovano riscontro poi, alla prova dei fatti. Era il 13 ottobre del 2015, infatti, quando in blocco, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, votarono contro il provvedimento che regolamentava l'uso dei fondi destinati alle acquisizioni e alla spesa per il personale dei gruppi consiliari. Per intenderci, stiamo parlando delle spese per i cosiddetti "portaborse". Salvo, poi, rendicontare ben 190.529,63, per il solo 2017, di spese per tali attività. Per restare in linea con le loro intenzioni, visto il loro voto contrario, avrebbero dovuto rinunciare a quelle somme dimostrando di essere diversi dagli altri.
Per tornare all'attualità, mi chiedo se poteva non sapere Di Maio del tradimento di alcuni suoi amici di partito. Risulta davvero singolare quanto accaduto! Già, perché quando si hanno 100 parlamentari e ciascuno di loro mi deve restituire 1 euro, se alla fine del mese me ne trovo 70 anziché 100, un dubbio deve pur venirti.
È mai possibile che debbano essere 'Le Iene' su Italia 1 ad accorgersene? Immaginateveli adesso alle prese con il bilancio dello Stato italiano!
Dopo il caso della composizione delle liste che ha escluso arbitrariamente dal voto alcuni candidati; dopo l'incompetenza più volte dimostrata in vari ambiti politici, adesso si rivelano incompetenti anche in materia economica.
Oltretutto, sembra che alcuni Parlamentari grillini annullassero il bonifico fatto al fondo per il microcredito dopo aver caricato la ricevuta online sulla piattaforma per le rendicontazioni. Credo che sia un caso unico in cui una persona inganna il proprio partito, in barba alla tanto osannata "purezza", per "conservare" la propria indennità. Una nuova forma di raggiro e artifizio.
Il 4 marzo ci sono in ballo le sorti di un'intera nazione; le famiglie faticano per arrivare alla fine mese e chiedono un governo serio e preparato formato da gente preparata.
Con il centrodestra dobbiamo battere il populismo a cinque stelle e la sinistra inconcludente e litigiosa. Siamo una coalizione forte e abbiamo le idee chiare, dobbiamo rilanciare l'Italia, diminuire le tasse che gravano sui cittadini e sulle imprese, aumentare le pensioni minime, e dare un effettivo sostegno alle famiglie e a chi si trova in difficoltà.