Caldo record, le campagne in sofferenza. Allarme di Coldiretti

La mancanza di piogge che fa venire a mancare 65 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità degli invasi

sabato 4 giugno 2022 7.47

​​Continua in Puglia la morsa di caldo con temperature fino ad oltre 38 gradi con l'allarme siccità sempre più preoccupante per la mancanza di piogge che fa venire a mancare 65 milioni di metri cubi d'acqua rispetto alla capacità degli invasi artificiali. E' quanto emerge dall'analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell'Osservatorio ANBI Nazionale, con i campi arsi dal sole e dalla mancanza di piogge, mentre continua a scendere la disponibilità di acqua negli invasi pugliesi.

Nei campi – sottolinea la Coldiretti regionale – manca infatti l'acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che mette a rischio le produzioni, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate.

A preoccupare – precisa la Coldiretti Puglia - è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano e degli altri cereali, ma anche quella dei foraggi per l'alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Una situazione pesante in un momento difficile a causa della guerra in Ucraina e dei forti rincari nel carrello della spesa con aumenti di prezzi degli alimentari che hanno raggiunto a maggio il +7,1%.

Con il cambiamento della distribuzione nella pioggia dal punto di vista geografico e temporale, per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto da Coldiretti e Anbi un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti. Il progetto – conclude Coldiretti – è di realizzare laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l'acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione.