Caccia illegale a Ruvo, sequestro di fucili e tre denunciati
Operazione anti bracconaggio del Corpo Forestale dello Stato
mercoledì 2 novembre 2016
11.30
Caccia illegale a Ruvo. La stazione ruvese del Corpo Forestale dello Stato ha rinvenuto e sequestrato in territorio ruvese un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, tre fucili, varie cartucce e diversi esemplari di avifauna abbattuti. Il ritrovamento è avvenuto alle prime ore del mattino nell'ambito di un servizio antibracconaggio.
A insospettire i Forestali, i continui spari provenienti dalla località "Zio Venanzo" dell'agro di Ruvo di Puglia, nelle vicinanze del Parco Nazionale dell'Alta Murgia; portatisi in zona, hanno da subito udito i versi di avifuana riprodotti artificialmente allo scopo di attirare le prede, seguiti dagli spari diretti verso gli esemplari immediatamente abbattuti. Tale pratica è tassativamente vietata dalla legge sulla caccia per cui il personale è intervenuto individuando tre cacciatori provenienti dalla regione Campania.
I tre erano posizionati nelle immediate vicinanze del richiamo acustico collocato su un olivo e stavano usufruendo dello stesso che aveva consentito loro di abbattere 10 esemplari di volatili, tra ghiandaie, tordi e merli.
Dell'accaduto è stata notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani che ha già convalidato il sequestro.
A insospettire i Forestali, i continui spari provenienti dalla località "Zio Venanzo" dell'agro di Ruvo di Puglia, nelle vicinanze del Parco Nazionale dell'Alta Murgia; portatisi in zona, hanno da subito udito i versi di avifuana riprodotti artificialmente allo scopo di attirare le prede, seguiti dagli spari diretti verso gli esemplari immediatamente abbattuti. Tale pratica è tassativamente vietata dalla legge sulla caccia per cui il personale è intervenuto individuando tre cacciatori provenienti dalla regione Campania.
I tre erano posizionati nelle immediate vicinanze del richiamo acustico collocato su un olivo e stavano usufruendo dello stesso che aveva consentito loro di abbattere 10 esemplari di volatili, tra ghiandaie, tordi e merli.
Dell'accaduto è stata notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani che ha già convalidato il sequestro.