Bonus fiscale per le attività del centro storico
Una proposta molto interessante che arriva dai consiglieri comunali del centrodestra
lunedì 21 novembre 2016
9.44
A proposito del centro storico di Ruvo: ecco una proposta concreta, molto interessante, che arriva dal centrodestra. I consiglieri comunali Pietro Paparella, Antonello Paparella, Mariatiziana Rutigliani, Giovanni Mazzone, Damiano Binetti e Saulle Orazio, hanno presentato un atto di di indirizzo che va nella direzione del rilancio delle attività commerciali e artigianali nella zona antica della città.
Si tratta di una proposta dettagliata, già attuata in altre città d'Italia con risultati molto incoraggianti. Consiste nell'offrire incentivi a chi apre o mantiene un'attività nel centro storico. Un vero e proprio bonus fiscale per abbattere il carico dei costi soprattutto nella fase di start-up dell'azienda. In dattaglio i consiglieri comunali di opposizione propongono 3 anni (dal 2017 al 2019) di riduzione del carico fiscale per le imprese che iniziano un'attività o che la trasferiscono nelle zone A e A1 di Ruvo. Le agevolazioni riguarderebbero la Tassa sui rifiuti (TARI), la Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) e l'Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP). Ovviamente, tali incentivi sarebbero a favore anche delle imprese già esistenti. Resterebbero fuori da questi possibili bonus banche, uffici postali, attività di rivendita generi monopoli di stato, farmacie, attività di scommesse, studi professionali.
In alternativa, l'idea è quella di dare a queste attività un contributo/incentivo annuale mediante predisposizione di specifico progetto promozionale e relativo bando. Due possibili soluzioni che - spiegano i consiglieri comunali promotori - avrebbero come obiettivo quello di «dare impulso all'economia locale, rendere più attraente e interessante la città per turisti e visitatori e assicurare una maggiore presenza nel centro cittadino».
«Gli incentivi - spiega ancora Pietro Paparella - si concretizzeranno anche con una significativa riduzione del costo degli oneri per il cambio di destinazione d'uso nelle zone A ed A1 da usi diversi ad artigianali e commerciali».
Si tratta di una proposta dettagliata, già attuata in altre città d'Italia con risultati molto incoraggianti. Consiste nell'offrire incentivi a chi apre o mantiene un'attività nel centro storico. Un vero e proprio bonus fiscale per abbattere il carico dei costi soprattutto nella fase di start-up dell'azienda. In dattaglio i consiglieri comunali di opposizione propongono 3 anni (dal 2017 al 2019) di riduzione del carico fiscale per le imprese che iniziano un'attività o che la trasferiscono nelle zone A e A1 di Ruvo. Le agevolazioni riguarderebbero la Tassa sui rifiuti (TARI), la Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) e l'Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP). Ovviamente, tali incentivi sarebbero a favore anche delle imprese già esistenti. Resterebbero fuori da questi possibili bonus banche, uffici postali, attività di rivendita generi monopoli di stato, farmacie, attività di scommesse, studi professionali.
In alternativa, l'idea è quella di dare a queste attività un contributo/incentivo annuale mediante predisposizione di specifico progetto promozionale e relativo bando. Due possibili soluzioni che - spiegano i consiglieri comunali promotori - avrebbero come obiettivo quello di «dare impulso all'economia locale, rendere più attraente e interessante la città per turisti e visitatori e assicurare una maggiore presenza nel centro cittadino».
«Gli incentivi - spiega ancora Pietro Paparella - si concretizzeranno anche con una significativa riduzione del costo degli oneri per il cambio di destinazione d'uso nelle zone A ed A1 da usi diversi ad artigianali e commerciali».