Bomba in via Scarlatti, il sindaco visita il carabiniere vittima dell'atto dinamitardo
«La reazione dei cittadini mi ha riempito di orgoglio»
martedì 11 febbraio 2020
12.54
Nella mattinata di oggi il sindaco Pasquale Chieco si è recato in visita al vice brigadiere dei Carabinieri vittima dell'atto dinamitardo che ha fatto esplodere la sua automobile. Di seguito le sue dichiarazioni.
«Questa mattina sono stato a casa del nostro concittadino sottufficiale dei carabinieri colpito dall'ignobile atto criminale di questa notte per portare a lui e alla sua famiglia la vicinanza, la solidarietà e l'incoraggiamento miei, dell'Amministrazione e di tutto la città.
Si tratta di un uomo di valore, un carabiniere molto apprezzato per il suo impegno professionale, per nulla intimidito e molto determinato a proseguire nel suo impegno, e peraltro molto dispiaciuto per i disagi e per i danni che l'esplosione ha causato ai suoi vicini. Accanto a lui una famiglia eccezionale, unita, che lo sostiene e lo incoraggia nel suo lavoro quotidiano.
Ma questa mattina ho potuto assistere anche a un segnale molto importante: la reazione dei cittadini che abitano nella zona mi ha riempito di orgoglio e ho tenuto a esprimere a tutti il mio apprezzamento e la mia gratitudine. Benché in tanti infatti abbiano subito danni anche seri alle auto, ai vetri e agli infissi delle abitazioni, nessuno si è lamentato e tutti invece hanno manifestato solidarietà al nostro concittadino per quello che ha subito per il solo fatto di essere un servitore dello Stato.
I carabinieri stanno lavorando in modo approfondito e con particolare determinazione; i primi riscontri ci confermano che questo crimine non nasce a Ruvo, ma ha origine nel luogo in cui il Sottoufficiale presta il suo servizio.
La nostra attenzione e la nostra preoccupazione restano massime, e tuttavia, dopo il mio sopralluogo di questa mattina, sono sempre più convinto che la nostra comunità abbia in sé tutti gli anticorpi necessari per contrastare infiltrazioni pericolose e impedire a questi fenomeni criminali di attecchire nella nostra città».
«Questa mattina sono stato a casa del nostro concittadino sottufficiale dei carabinieri colpito dall'ignobile atto criminale di questa notte per portare a lui e alla sua famiglia la vicinanza, la solidarietà e l'incoraggiamento miei, dell'Amministrazione e di tutto la città.
Si tratta di un uomo di valore, un carabiniere molto apprezzato per il suo impegno professionale, per nulla intimidito e molto determinato a proseguire nel suo impegno, e peraltro molto dispiaciuto per i disagi e per i danni che l'esplosione ha causato ai suoi vicini. Accanto a lui una famiglia eccezionale, unita, che lo sostiene e lo incoraggia nel suo lavoro quotidiano.
Ma questa mattina ho potuto assistere anche a un segnale molto importante: la reazione dei cittadini che abitano nella zona mi ha riempito di orgoglio e ho tenuto a esprimere a tutti il mio apprezzamento e la mia gratitudine. Benché in tanti infatti abbiano subito danni anche seri alle auto, ai vetri e agli infissi delle abitazioni, nessuno si è lamentato e tutti invece hanno manifestato solidarietà al nostro concittadino per quello che ha subito per il solo fatto di essere un servitore dello Stato.
I carabinieri stanno lavorando in modo approfondito e con particolare determinazione; i primi riscontri ci confermano che questo crimine non nasce a Ruvo, ma ha origine nel luogo in cui il Sottoufficiale presta il suo servizio.
La nostra attenzione e la nostra preoccupazione restano massime, e tuttavia, dopo il mio sopralluogo di questa mattina, sono sempre più convinto che la nostra comunità abbia in sé tutti gli anticorpi necessari per contrastare infiltrazioni pericolose e impedire a questi fenomeni criminali di attecchire nella nostra città».