Bari in Marcia per la Pace con “Stop alle Guerre”, presente Pasquale Chieco

Il presidente Emiliano chiede un’iniziativa urgente dell’Unione Europea per porre fine ai conflitti in corso

lunedì 28 ottobre 2024 11.12
A cura di Teresa Fiore
Sabato mattina, piazza Libertà di Bari ha ospitato un imponente corteo di protesta nell'ambito della giornata di mobilitazione nazionale "Stop alle guerre", un evento che ha richiamato migliaia di cittadini, attivisti e rappresentanti delle istituzioni.
Tra i protagonisti della manifestazione, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha lanciato un accorato appello al governo italiano e all'Unione Europea affinché si faccia promotore di un immediato cessate il fuoco nei conflitti in corso, in particolare in Ucraina e in Medio Oriente.

"Serve un'immediata iniziativa del governo e dell'Unione Europea per il cessate il fuoco che consenta, nei teatri di guerra, di riprendere la discussione per trovare un accordo di pace", ha dichiarato Emiliano, sottolineando l'urgenza di mettere fine alle ostilità per avviare un dialogo costruttivo. Il presidente ha evidenziato come la cessazione dei combattimenti rappresenti l'unico modo per obbligare le parti in conflitto ad aprire un tavolo di negoziazione.

Emiliano ha ribadito che la pace duratura non può essere costruita sulla "sopraffazione e la vittoria militare", avvertendo che tale approccio non fa altro che approfondire le divisioni e il conflitto. "Non è possibile schiacciare e eliminare l'avversario e poi pretendere di instaurare un equilibrio di pace", ha affermato, evidenziando l'importanza di un dialogo sincero e inclusivo per risolvere le tensioni.

Presente alla manifestazione anche il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, che ha condiviso l'appello per la pace, contribuendo a dare voce alle istanze della comunità locale. La sua partecipazione ha sottolineato l'impegno delle amministrazioni locali nel sostenere la causa della pace e della giustizia sociale.

La manifestazione ha visto la partecipazione di diverse associazioni e movimenti pacifisti, uniti nel chiedere un cambiamento radicale nella gestione delle crisi internazionali. I partecipanti hanno sfilato con striscioni e cartelli, richiamando l'attenzione sui costi umani e sociali delle guerre in corso, e chiedendo un intervento deciso da parte delle istituzioni nazionali e sovranazionali.

L'appello di Emiliano si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di trovare soluzioni pacifiche e durature ai conflitti, sottolineando l'importanza della solidarietà e della cooperazione tra le nazioni per costruire un futuro di pace.