«Aumenta la tassa sui rifiuti, la città e più sporca e nemmeno una parola su Calentano»
I consiglieri comunali di opposizione criticano il Documento unico di programmazione e il bilancio 2017
venerdì 3 marzo 2017
6.35
Aumento delle tasse sui rifiuti, città sporca e mancanza di prospettiva. I consiglieri comunali di centrodestra bocciano senza riserva il documento unico di programmazione presentato l'altro ieri in consiglio comunale dal sindaco Pasquale Chieco. L'opposizione, che si è vista respingere tutti gli emendamenti proposti al Bilancio di previsione 2017, critica l'imposizione fiscale «che rimane alta, compresa la TARI (tassa sui rifiuti) che nel 2017 aumenterà ancora del 4,5% ovvero di 169.226,50 euro».
Il problema, spiegano i consiglieri di opposizione, «resta a monte di una gestione dissennata che porta ad aumenti ingiustificati del canone annuo ASIPU (ecotassa e bonifica rifiuti abbandonati incidono infatti ben poco). Il dato economico è che per lo stesso servizio nel 2012 il Comune di Ruvo di Puglia mise a gara l'appalto per un totale di 2 milioni di euro e a distanza di 4 anni ci troviamo a pagare un servizio affidato direttamente (senza gara) per 4 milioni di euro euro. Il tutto - fanno notare ancora dai banchi dell'opposizione - al netto della sporcizia che ci ritroviamo comunque in giro, e senza avere una minima traccia rispetto ad una auspicata tariffa puntuale e con criteri di premialità. Insomma, più differenziamo e più paghiamo».
Non c'è solo il capitolo rifiuti. Il centrodestra punta il dito contro l'organizzazione del personale «totalmente sovrapponibile alle gestioni passate, nonostante nel programma del Sindaco fossero previsti due dirigenti soltanto». E ancora: «Nessuna traccia del progetto "free wifi Ruvo" nelle principali piazze e giardini della città. Non una parola sul borgo di Calentano. Zero euro sul capitolo Ruvo Sicura. Pochi spiccioli per il mondo dello sport. Nessuna importante spending review della spesa corrente del bilancio. Nessun rilancio della Ruvo Servizi. Il PUG ancora chiuso negli armadi dell'ufficio tecnico. Commissione Urbanistica mai convocata. Consulenze esterne per incarichi professionali a dismisura. Se il buongiorno si vede dal mattino... speriamo di non arenarci».
Il problema, spiegano i consiglieri di opposizione, «resta a monte di una gestione dissennata che porta ad aumenti ingiustificati del canone annuo ASIPU (ecotassa e bonifica rifiuti abbandonati incidono infatti ben poco). Il dato economico è che per lo stesso servizio nel 2012 il Comune di Ruvo di Puglia mise a gara l'appalto per un totale di 2 milioni di euro e a distanza di 4 anni ci troviamo a pagare un servizio affidato direttamente (senza gara) per 4 milioni di euro euro. Il tutto - fanno notare ancora dai banchi dell'opposizione - al netto della sporcizia che ci ritroviamo comunque in giro, e senza avere una minima traccia rispetto ad una auspicata tariffa puntuale e con criteri di premialità. Insomma, più differenziamo e più paghiamo».
Non c'è solo il capitolo rifiuti. Il centrodestra punta il dito contro l'organizzazione del personale «totalmente sovrapponibile alle gestioni passate, nonostante nel programma del Sindaco fossero previsti due dirigenti soltanto». E ancora: «Nessuna traccia del progetto "free wifi Ruvo" nelle principali piazze e giardini della città. Non una parola sul borgo di Calentano. Zero euro sul capitolo Ruvo Sicura. Pochi spiccioli per il mondo dello sport. Nessuna importante spending review della spesa corrente del bilancio. Nessun rilancio della Ruvo Servizi. Il PUG ancora chiuso negli armadi dell'ufficio tecnico. Commissione Urbanistica mai convocata. Consulenze esterne per incarichi professionali a dismisura. Se il buongiorno si vede dal mattino... speriamo di non arenarci».