Aula bunker di Trani intitolata al ruvese Antonio Lorusso
Il sindaco Chieco: «La mia presenza in questa cerimonia dà continuità al riconoscimento che gli abbiamo già tributato nella nostra città»
giovedì 5 maggio 2022
12.52
L'aula bunker presso il carcere maschile di Trani è stata intitolata a Antonio Lorusso, appuntato ruvese del disciolto Corpo degli Agenti di custodia. La cerimonia si è tenuta questa mattina in occasione del 51esimo anniversario del suo barbaro omicidio avvenuto il 5 maggio 1971 a Palermo, in un'attentato di origine mafiosa che vide l'assassinio anche del Procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Scaglione.
Alle 11 del 5 maggio 1971, in via dei Cipressi, il procuratore ed il suo autista e stretto collaboratore Lorusso venivano uccisi dalla criminalità organizzata. A distanza di 51 anni da quel tragico momento, e dopo un recente intervento di robusta ristrutturazione durato quasi due anni, l'aula bunker di Trani viene restituita alla comunità e agli Uffici giudiziari.
Presenti alla cerimonia Salvatore Lorusso, figlio di Antonio, e il sindaco Pasquale Chieco. «La mia presenza a questo evento oggi è molto importante. Ci tenevo molto a rappresentare la mia città perché Antonio Lorusso è un cittadino ruvese che ci dà onore ed è un motivo di orgoglio annoverarlo tra le persone che hanno avuto nascita nella nostra città». Il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, commenta così a RuvoViva, l'intitolazione di un'aula bunker a Antonio Lorusso, agente penitenziaro ucciso a Palermo durante il servizio.
«Lorusso ha lasciato la vita a Palermo in occasione di un attentato per mano mafiosa» ricorda Chieco «la mia presenza in questa cerimonia dà continuità al riconoscimento che abbiamo già tributato a Ruvo di Puglia intitolando una strada a Antonio Lorusso. In una delle "Giornate della Memoria" organizzate da Libera prima della pandemia, i nostri studenti portarono in piazza uno striscione dedicato proprio a Lorusso. E' bello sapere che i nostri studenti conoscono la vicenda di quest'uomo, il suo valore, il coraggio e l'esempio che ha dato a tutti loro e a tutti noi».
Invitati all'evento anche il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, il presidente del Tribunale, Antonio De Luce, il procuratore di Trani, Renato Nitti, il direttore degli istituti penali, Giuseppe Altomare, il comandante del reparto di Polizia penitenziaria, Felice Nazareno de Pinto.
in collaborazione con Lucia De Mari
Alle 11 del 5 maggio 1971, in via dei Cipressi, il procuratore ed il suo autista e stretto collaboratore Lorusso venivano uccisi dalla criminalità organizzata. A distanza di 51 anni da quel tragico momento, e dopo un recente intervento di robusta ristrutturazione durato quasi due anni, l'aula bunker di Trani viene restituita alla comunità e agli Uffici giudiziari.
Presenti alla cerimonia Salvatore Lorusso, figlio di Antonio, e il sindaco Pasquale Chieco. «La mia presenza a questo evento oggi è molto importante. Ci tenevo molto a rappresentare la mia città perché Antonio Lorusso è un cittadino ruvese che ci dà onore ed è un motivo di orgoglio annoverarlo tra le persone che hanno avuto nascita nella nostra città». Il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, commenta così a RuvoViva, l'intitolazione di un'aula bunker a Antonio Lorusso, agente penitenziaro ucciso a Palermo durante il servizio.
«Lorusso ha lasciato la vita a Palermo in occasione di un attentato per mano mafiosa» ricorda Chieco «la mia presenza in questa cerimonia dà continuità al riconoscimento che abbiamo già tributato a Ruvo di Puglia intitolando una strada a Antonio Lorusso. In una delle "Giornate della Memoria" organizzate da Libera prima della pandemia, i nostri studenti portarono in piazza uno striscione dedicato proprio a Lorusso. E' bello sapere che i nostri studenti conoscono la vicenda di quest'uomo, il suo valore, il coraggio e l'esempio che ha dato a tutti loro e a tutti noi».
Invitati all'evento anche il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, il presidente del Tribunale, Antonio De Luce, il procuratore di Trani, Renato Nitti, il direttore degli istituti penali, Giuseppe Altomare, il comandante del reparto di Polizia penitenziaria, Felice Nazareno de Pinto.
in collaborazione con Lucia De Mari