Attentato al carabiniere, la solidarietà del mondo politico
Parlamentari e consiglieri regionali manifestano vicinanza al vice brigadiere
martedì 11 febbraio 2020
12.29
È stata una notte terribile per Ruvo di Puglia, svegliata dal forte boato che ha mandato all'aria l'automobile di un carabiniere ruvese in servizio al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Andria.
Un episodio che ha scosso l'intera comunità ruvese, non abituata a simili episodi. Il mondo politico, appresa la notizia, ha voluto manifestare vicinanza al carabiniere e ha auspicato un intervento immediato dello Stato per assicurare alla giustizia i responsabili del grave gesto.
«Occorrono provvedimenti che intensifichino gli impianti di videosorveglianza ed aumentino il personale delle forze dell'ordine, perché non è sufficiente spostare le stesse unità da Ruvo, Corato e viceversa. Sarà mia cura sottoporre la questione cosi come già avevo proceduto al Ministro degli Interni, a tutela di chi svolge il proprio lavoro diligentemente e della collettività tutta» ha riferito la senatrice pentastellata Bruna Piarulli, componente della commissione giustizia al Senato.
Il deputato terlizzese Marcello Gemmato ha espresso parole di fiducia nell'operato della magistratura: «Esprimo la mia personale solidarietà e quella del partito di Fratelli d'Italia all'agente ruvese a cui questa notte hanno fatto saltare in aria l'auto. Un pensiero di gratitudine all'Arma dei Carabinieri che quotidianamente sovrintende alla sicurezza dei cittadini, spesso pagando per questo un prezzo altissimo. Sono certo che la Magistratura saprà fare presto luce sull'accaduto ed assicurare l'autore alla giustizia».
Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere regionale di Andria Nino Marmo. «Non è grave, è gravissimo: hanno fatto esplodere l'automobile di un carabiniere in servizio ad Andria con un ordigno a base di tritolo. Un boato che ha squarciato il silenzio della notte a Ruvo di Puglia, dove abita il vice brigadiere. Un atto che alza l'asticella d'allarme e che merita la massima attenzione anche del governo nazionale: non si conoscono ancora i dettagli né i responsabili, ma è evidente che si tratti di un gesto intimidatorio che rivela il livello di aggressività della criminalità.
«Siamo vicini a lui e alla sua famiglia - conclude il consigliere di Forza Italia -, ma chiediamo un intervento forte dello Stato, in grado di far sentire il pugno duro contro chi minaccia coloro che servono la Nazione e rischiano ogni giorno la propria vita per garantire la pubblica sicurezza».
Un episodio che ha scosso l'intera comunità ruvese, non abituata a simili episodi. Il mondo politico, appresa la notizia, ha voluto manifestare vicinanza al carabiniere e ha auspicato un intervento immediato dello Stato per assicurare alla giustizia i responsabili del grave gesto.
«Occorrono provvedimenti che intensifichino gli impianti di videosorveglianza ed aumentino il personale delle forze dell'ordine, perché non è sufficiente spostare le stesse unità da Ruvo, Corato e viceversa. Sarà mia cura sottoporre la questione cosi come già avevo proceduto al Ministro degli Interni, a tutela di chi svolge il proprio lavoro diligentemente e della collettività tutta» ha riferito la senatrice pentastellata Bruna Piarulli, componente della commissione giustizia al Senato.
Il deputato terlizzese Marcello Gemmato ha espresso parole di fiducia nell'operato della magistratura: «Esprimo la mia personale solidarietà e quella del partito di Fratelli d'Italia all'agente ruvese a cui questa notte hanno fatto saltare in aria l'auto. Un pensiero di gratitudine all'Arma dei Carabinieri che quotidianamente sovrintende alla sicurezza dei cittadini, spesso pagando per questo un prezzo altissimo. Sono certo che la Magistratura saprà fare presto luce sull'accaduto ed assicurare l'autore alla giustizia».
Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere regionale di Andria Nino Marmo. «Non è grave, è gravissimo: hanno fatto esplodere l'automobile di un carabiniere in servizio ad Andria con un ordigno a base di tritolo. Un boato che ha squarciato il silenzio della notte a Ruvo di Puglia, dove abita il vice brigadiere. Un atto che alza l'asticella d'allarme e che merita la massima attenzione anche del governo nazionale: non si conoscono ancora i dettagli né i responsabili, ma è evidente che si tratti di un gesto intimidatorio che rivela il livello di aggressività della criminalità.
«Siamo vicini a lui e alla sua famiglia - conclude il consigliere di Forza Italia -, ma chiediamo un intervento forte dello Stato, in grado di far sentire il pugno duro contro chi minaccia coloro che servono la Nazione e rischiano ogni giorno la propria vita per garantire la pubblica sicurezza».