Attentato a carabiniere, Di Terlizzi: «Segnali di declino sociale, economico e morale»
Il segretario di Rifondazione Comunista di Ruvo di Puglia esprime vicinanza al carabiniere
martedì 11 febbraio 2020
15.46
«Siamo vicini al nostro concittadino carabiniere e alla sua famiglia vittime stanotte del vergognoso gesto criminale» è il messaggio che giunge da Pierdomenico Di Terlizzi, segretario di Rifondazione Comunista, in merito all'attentato ai danni di un carabiniere avvenuto questa notte.
«Un attentato in stile mafioso - continua - che se confermato si inserisce in uno scenario sempre più desolante come quello del nostro territorio. L'intera regione è scossa da continui attentati a danni di civili, politici e forze dell'ordine.
I piani urbanistici comunali, lo smaltimento dei rifiuti, la gestione delle risorse economiche e strutture pubbliche, il racket, lo spaccio di sostanze stupefacenti sono i settori dove la malavita organizzata cerca di mettere radici, spesso infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni attraverso la politica.
Segnali di un declino, sociale, economico e morale di un intero territorio e della sua comunità che non deve rimanere genuflessa, sorda, cieca e muta. In momenti come questi la politica e le istituzioni hanno il dovere morale di assumere posizioni forti e dimostrare intransigenza.
Allo stesso tempo - conclude - la cittadinanza ha il dovere di stringersi attorno alla famiglia colpita e di affermare la propria coesione e solidarietà di fronte a questi vili attacchi».
«Un attentato in stile mafioso - continua - che se confermato si inserisce in uno scenario sempre più desolante come quello del nostro territorio. L'intera regione è scossa da continui attentati a danni di civili, politici e forze dell'ordine.
I piani urbanistici comunali, lo smaltimento dei rifiuti, la gestione delle risorse economiche e strutture pubbliche, il racket, lo spaccio di sostanze stupefacenti sono i settori dove la malavita organizzata cerca di mettere radici, spesso infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni attraverso la politica.
Segnali di un declino, sociale, economico e morale di un intero territorio e della sua comunità che non deve rimanere genuflessa, sorda, cieca e muta. In momenti come questi la politica e le istituzioni hanno il dovere morale di assumere posizioni forti e dimostrare intransigenza.
Allo stesso tempo - conclude - la cittadinanza ha il dovere di stringersi attorno alla famiglia colpita e di affermare la propria coesione e solidarietà di fronte a questi vili attacchi».