Alga tossica, bollino rosso anche a Bisceglie
L'emergenza tocca anche il Salento
giovedì 4 agosto 2016
10.53
È emergenza alga tossica. Dopo Molfetta e Giovinazzo, anche Bisceglie è da bollino rosso.
Quest'anno non c'è scampo per i baresi che amano il mare o che scelgono la spiaggia anche solo per trascorrere una giornata di relax. L'ultimo bollettino dell'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, infatti, parla di dilagante diffusione dell'Osteopsis ovata sul litorale di Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo e Bari e raggiunge per la prima volta anche il Salento.
È massima allerta dopo il bollettino quindicinale relativo alle ultime due settimane di luglio, che indica, a seguito dei campionamenti effettuati 500 mt a sud della fogna cittadina, una situazione sensibilmente diversa da quella, rassicurante, evidenziata solo due settimane prima dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale: oltre 300.000 cellule/litro di alga tossica sul fondo (precisamente 317.728) e 20.000 in colonna d'acqua.
La tossina prodotta dall'alga ha per lo più un'azione irritativa e può avvenire per contatto diretto con l'acqua di mare (in caso di fioritura algale l'acqua assume una colorazione diversa - rosa, rossa, verde, brunastra) o, nella maggior parte dei casi, attraverso l'inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono periodi di calma.
I sintomi si presentano dopo dalle 2 alle 6 ore dopo l'esposizione e regrediscono, di norma, dopo 24/48 ore senza ulteriori complicazioni. I sintomi più frequenti sono: febbre, faringite, tosse, difficoltà respiratoria, cefalea, raffreddore, lacrimazione, dermatite, nausea e vomito.
Si tratta di sintomi blandi, solitamente transitori e non richiedono alcun tipo di trattamento. Oltre al fastidio e malessere temporaneo è facile credere che il fenomeno possa incidere negativamente sull'attrattività turistica che in questi anni la Puglia ha faticosamente conquistato.
Quest'anno non c'è scampo per i baresi che amano il mare o che scelgono la spiaggia anche solo per trascorrere una giornata di relax. L'ultimo bollettino dell'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, infatti, parla di dilagante diffusione dell'Osteopsis ovata sul litorale di Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo e Bari e raggiunge per la prima volta anche il Salento.
È massima allerta dopo il bollettino quindicinale relativo alle ultime due settimane di luglio, che indica, a seguito dei campionamenti effettuati 500 mt a sud della fogna cittadina, una situazione sensibilmente diversa da quella, rassicurante, evidenziata solo due settimane prima dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale: oltre 300.000 cellule/litro di alga tossica sul fondo (precisamente 317.728) e 20.000 in colonna d'acqua.
La tossina prodotta dall'alga ha per lo più un'azione irritativa e può avvenire per contatto diretto con l'acqua di mare (in caso di fioritura algale l'acqua assume una colorazione diversa - rosa, rossa, verde, brunastra) o, nella maggior parte dei casi, attraverso l'inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono periodi di calma.
I sintomi si presentano dopo dalle 2 alle 6 ore dopo l'esposizione e regrediscono, di norma, dopo 24/48 ore senza ulteriori complicazioni. I sintomi più frequenti sono: febbre, faringite, tosse, difficoltà respiratoria, cefalea, raffreddore, lacrimazione, dermatite, nausea e vomito.
Si tratta di sintomi blandi, solitamente transitori e non richiedono alcun tipo di trattamento. Oltre al fastidio e malessere temporaneo è facile credere che il fenomeno possa incidere negativamente sull'attrattività turistica che in questi anni la Puglia ha faticosamente conquistato.