Alessandro Ambrosi nominato vice presidente nazionale di Confcommercio
Ambrosi è già presidente di Confcommercio Puglia
giovedì 4 febbraio 2016
7.19
Il pugliese Alessandro Ambrosi è stato nominato vice presidente di Confcommercio-Imprese per l'Italia. La nomina ai vertici nazionali della più grande organizzazione di categoria del settore commercio è giunta direttamente dal presidente Carlo Sangalli nel corso dell'ultima riunione del Consiglio di Confcommercio. Ambrosi, attuale presidente di Confcommercio Bari e Confcommercio Puglia lavorerà insieme a Donatella Prampolini altra vice presidente nominata presidente di Fida, Federazione Italiana Dettaglianti dell'Alimentazione, e della Confcommercio Reggio Emilia.
"La classe dirigente del Sud Italia, gli imprenditori devono mostrare uno straordinario senso di responsabilità" ha dichiarato Ambrosi. "La svolta deve essere quella che mette l'impresa al centro delle politiche economiche, perchè si tratta di revisionare il motore della crescita. Soprattutto le aziende lamentano le carenze infrastrutturali, una burocrazia pubblica farraginosa e inefficace, una imposizione fiscale a livelli non più sostenibili e l'illegalità diffusa in particolare in alcune aree del Mezzogiorno. Il nostro impegno sarà per affrontare queste problematiche chiedendo che alle politiche locali si affianchino con forza quelle nazionali", spiega Ambrosi che sottolinea come una delle più importanti sfide riguardi la questione dell'accesso al credito che "ancora, di fatto, divide in due l'Italia: nel Sud il costo del credito è il doppio rispetto alle altre aree del Paese. Una situazione che non può andare avanti e che rimette in discussione tutte le regole del libero mercato e della corretta concorrenza".
"La classe dirigente del Sud Italia, gli imprenditori devono mostrare uno straordinario senso di responsabilità" ha dichiarato Ambrosi. "La svolta deve essere quella che mette l'impresa al centro delle politiche economiche, perchè si tratta di revisionare il motore della crescita. Soprattutto le aziende lamentano le carenze infrastrutturali, una burocrazia pubblica farraginosa e inefficace, una imposizione fiscale a livelli non più sostenibili e l'illegalità diffusa in particolare in alcune aree del Mezzogiorno. Il nostro impegno sarà per affrontare queste problematiche chiedendo che alle politiche locali si affianchino con forza quelle nazionali", spiega Ambrosi che sottolinea come una delle più importanti sfide riguardi la questione dell'accesso al credito che "ancora, di fatto, divide in due l'Italia: nel Sud il costo del credito è il doppio rispetto alle altre aree del Paese. Una situazione che non può andare avanti e che rimette in discussione tutte le regole del libero mercato e della corretta concorrenza".