A Ruvo in migliaia per la Marcia della Pace
Grande partecipazione all’insegna del vivo messaggio di Don Tonino Bello
lunedì 27 gennaio 2020
14.23
La pioggia non ha fermato le migliaia di persone adunatesi da tutta la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi a Ruvo di Puglia, scelta quest'anno per la Marcia della Pace guidata dal Messaggio del Papa per la giornata mondiale della Pace 2020, "La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica".
Una grande occasione di festa e comunità, partecipata dai rappresentanti istituzionali delle quattro città della diocesi, UNITALSI, parrocchie e associazioni, unitesi assieme ai coordinatori cittadini dei presidi di Libera di Terlizzi e Molfetta.
Primo momento della marcia, alla presenza del Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, una performance a cura degli studenti del Liceo "O. Tedone", coordinati dal prof. dal prof Angelo de Astis e una testimonianza sulle problematiche delle dipendenze, a cura di Angelo Centonza della C.A.S.A., presso la Parrocchia S. Famiglia dove è stata poi posta una delle 25 pietre d'inciampo collocate in tutta la diocesi in ricordo dell'operato di Don Tonino Bello.
Posta dinanzi all'auditorium della parrocchia, proprio dove aveva luogo l'accoglienza dei marocchini, la pietra d'inciampo riporta anche un QrCode da selezionare per visionare il video in ricordo dei momenti vissuti con Don Tonino, ciò che ha significato per la diocesi e quanto sia importante tenere sempre vivo il suo messaggio.
Presente anche don Tonio Dell'Olio, già Coordinatore nazionale di Pax Christi, Responsabile del settore internazionale di Libera e ora Presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi. «La pace va ricercata e studiata, resa oggetto di riflessione attenta. – ha dichiarato Don Tonio - La marcia rende concreto l'appello che il Papa ci fa di costruire la pace come cammino di speranza, nel dialogo e nella conversione ecologica, nella comunione che si fa col creato. Le pietre d'inciampo attualizzano il messaggio di Don Tonino che ha anticipato i temi della migrazione, dell'accoglienza e dell'ospitalità. Il suo insegnamento deve portarci alla modifica della dimensione personale della modifica stili di vita e fungere anche da provocazione per le istituzioni».
La marcia, animata con canti e testi tratti dal messaggio del Papa a cura dei giovani della parrocchia Santa Lucia di Ruvo, ha sfilato lungo tutto il centro storico della città, passando dinanzi all'Ospedale civile e alla Cattedrale, per concludersi presso la parrocchia San Domenico. Qui, oltre al coro degli alunni della scuola elementare "S.G. Bosco–G. Bovio", si sono alternate diverse voci di speranza e testimonianza, come l'intervento del dott. Francesco Tarantini, Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
«Questo momento celebrato nel mese dedicato alla pace rappresenta una grande opportunità che la nostra chiesa diocesana vuole dare alla comunità. – ha dichiarato il Vescovo Mons. Cornacchia - La partecipazione dei sindaci delle città della realtà diocesana è indice di grande sensibilità anche da parte delle istituzioni ed è un frutto che vogliamo cogliere con grande umiltà e lanciarlo alle nuove generazioni».
Facendo riferimento alla visita di Papa Francesco a Bari, il prossimo 23 febbraio, e all'esempio di Don Tonino, il Vescovo ha continuato: «Il ritorno del Papa in Puglia è segno dello sguardo benevolo del Signore verso di noi. Vogliamo fare della nostra Puglia non un'arca di guerra ma un'arca di pace, soprattutto per i giovani, i disperati, i profughi e gli stranieri e per tutti coloro che cercano di affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Ci auguriamo che il Signore metta nel nostro cuore un germoglio di pace e comunione».
Una grande occasione di festa e comunità, partecipata dai rappresentanti istituzionali delle quattro città della diocesi, UNITALSI, parrocchie e associazioni, unitesi assieme ai coordinatori cittadini dei presidi di Libera di Terlizzi e Molfetta.
Primo momento della marcia, alla presenza del Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, una performance a cura degli studenti del Liceo "O. Tedone", coordinati dal prof. dal prof Angelo de Astis e una testimonianza sulle problematiche delle dipendenze, a cura di Angelo Centonza della C.A.S.A., presso la Parrocchia S. Famiglia dove è stata poi posta una delle 25 pietre d'inciampo collocate in tutta la diocesi in ricordo dell'operato di Don Tonino Bello.
Posta dinanzi all'auditorium della parrocchia, proprio dove aveva luogo l'accoglienza dei marocchini, la pietra d'inciampo riporta anche un QrCode da selezionare per visionare il video in ricordo dei momenti vissuti con Don Tonino, ciò che ha significato per la diocesi e quanto sia importante tenere sempre vivo il suo messaggio.
Presente anche don Tonio Dell'Olio, già Coordinatore nazionale di Pax Christi, Responsabile del settore internazionale di Libera e ora Presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi. «La pace va ricercata e studiata, resa oggetto di riflessione attenta. – ha dichiarato Don Tonio - La marcia rende concreto l'appello che il Papa ci fa di costruire la pace come cammino di speranza, nel dialogo e nella conversione ecologica, nella comunione che si fa col creato. Le pietre d'inciampo attualizzano il messaggio di Don Tonino che ha anticipato i temi della migrazione, dell'accoglienza e dell'ospitalità. Il suo insegnamento deve portarci alla modifica della dimensione personale della modifica stili di vita e fungere anche da provocazione per le istituzioni».
La marcia, animata con canti e testi tratti dal messaggio del Papa a cura dei giovani della parrocchia Santa Lucia di Ruvo, ha sfilato lungo tutto il centro storico della città, passando dinanzi all'Ospedale civile e alla Cattedrale, per concludersi presso la parrocchia San Domenico. Qui, oltre al coro degli alunni della scuola elementare "S.G. Bosco–G. Bovio", si sono alternate diverse voci di speranza e testimonianza, come l'intervento del dott. Francesco Tarantini, Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
«Questo momento celebrato nel mese dedicato alla pace rappresenta una grande opportunità che la nostra chiesa diocesana vuole dare alla comunità. – ha dichiarato il Vescovo Mons. Cornacchia - La partecipazione dei sindaci delle città della realtà diocesana è indice di grande sensibilità anche da parte delle istituzioni ed è un frutto che vogliamo cogliere con grande umiltà e lanciarlo alle nuove generazioni».
Facendo riferimento alla visita di Papa Francesco a Bari, il prossimo 23 febbraio, e all'esempio di Don Tonino, il Vescovo ha continuato: «Il ritorno del Papa in Puglia è segno dello sguardo benevolo del Signore verso di noi. Vogliamo fare della nostra Puglia non un'arca di guerra ma un'arca di pace, soprattutto per i giovani, i disperati, i profughi e gli stranieri e per tutti coloro che cercano di affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Ci auguriamo che il Signore metta nel nostro cuore un germoglio di pace e comunione».