A Ruvo di Puglia fiorisce la primavera sugli alberi donati da cittadini e associazioni
Chieco: «Hanno regalato alla nostra comunità un pezzo di futuro. Siamo debitori del loro gesto di civismo»
lunedì 13 aprile 2020
15.51
Tra febbraio e marzo cittadini e associazioni di Ruvo di Puglia hanno donato alla città 44 dei 54 nuovi alberi piantati lungo il corso cittadino. Con l'arrivo della primavera, i fiori sbocciati sugli alberi hanno portato colore e nuova luce alla città, segno importante specie in questo periodo particolare che la storia del paese sta vivendo.
È ai donatori che il sindaco Pasquale Chieco, unitamente al Consigliere delegato alle Politiche ambientali Antonio Mazzone, rivolge il suo pensiero in questo Lunedì dell'Angelo.
«Noi ruvesi abbiamo un debito con Pino Caldarola, Gaetano La Firenze, l'ASD TALOS Ruvo, il Coordinamento Azione Cattolica Ruvo di Puglia, Luca Mazzone e i condomini di via Pietro Nenni» . scrive il sindaco che spiega «ai 44 alberi donati e alle 10 piantumazioni del Comune mancano ancora all'appello gli ultimi 6 impianti comunali che non abbiamo fatto in tempo a sistemare per il blocco delle attività, nell'ambito di un'azione di rinverdimento urbano pensata e coordinata dal Consigliere delegato e realizzata con i tecnici dei nostri uffici».
Pino Caldarola, con l'aiuto dei suoi figli Giovina e Francesco e della sua famiglia ha organizzato per il suo compleanno una sottoscrizione per l'acquisto di alberi. I ciclisti dell'ASD Talos - Ruvo di Puglia hanno usato per questo scopo i proventi dell'iscrizione alla pedalata Cicloturistica "Piantala in bici" organizzata lo scorso 10 novembre in occasione della Sagra del Fungo Cardoncello a cura della Pro Loco Ruvo di Puglia. Gaetano La Firenze ha arricchito un'aiuola urbana con un arbusto autoctono che regalerà ombra nelle giornate assolate. Luca Mazzone e i suoi vicini hanno contribuito ad arredare un'area verde comunale in prossimità delle loro abitazioni per prendersene cura più agevolmente. Il gruppo Azione Cattolica ha fatto piantumare un'essenza adulta in un giardino rionale.
«Dovevamo ringraziarli pubblicamente con una cerimonia lo scorso 6 marzo, in occasione della manifestazione nazionale M'illumino di Meno Radio2, poi è arrivato il coronavirus e la manifestazione è stata rinviata. - spiega il sindaco
Nel frattempo però la primavera è arrivata e senza farsi troppi problemi ha fatto fiorire molti di quegli alberi: 28 cercis in corso Giovanni Jatta, piazza Felice Cavallotti e corso Carafa, 5 callistemon in via Gobetti, 4 ibiscus in piazza Felice Cavallotti, 6 canfore in via Pietro Nenni, 9 ligustri in corso Gramsci, un tiglio in Corso Cavour, un carrubo in via San Francesco d'Assisi.
Fiori molto belli che in questo momento così straordinario nella storia della nostra città hanno un profumo e un significato fortemente simbolici.
Questi giorni eccezionali ci ricordano, infatti, come nessun investimento sia più importante di quello nella salute dei cittadini. Quando usciremo di casa troveremo una Ruvo non solo più bella, ma anche più verde e più salubre.
Siamo in debito con questi cittadini perché con i loro alberi hanno regalato alla nostra comunità un pezzo di futuro. Con il loro amore per la città e con il loro civismo hanno aperto una strada che vogliamo sia lunga ed emozionante. Alla fine di tutta questa storia daremo loro l'abbraccio collettivo che meritano».
È ai donatori che il sindaco Pasquale Chieco, unitamente al Consigliere delegato alle Politiche ambientali Antonio Mazzone, rivolge il suo pensiero in questo Lunedì dell'Angelo.
«Noi ruvesi abbiamo un debito con Pino Caldarola, Gaetano La Firenze, l'ASD TALOS Ruvo, il Coordinamento Azione Cattolica Ruvo di Puglia, Luca Mazzone e i condomini di via Pietro Nenni» . scrive il sindaco che spiega «ai 44 alberi donati e alle 10 piantumazioni del Comune mancano ancora all'appello gli ultimi 6 impianti comunali che non abbiamo fatto in tempo a sistemare per il blocco delle attività, nell'ambito di un'azione di rinverdimento urbano pensata e coordinata dal Consigliere delegato e realizzata con i tecnici dei nostri uffici».
Pino Caldarola, con l'aiuto dei suoi figli Giovina e Francesco e della sua famiglia ha organizzato per il suo compleanno una sottoscrizione per l'acquisto di alberi. I ciclisti dell'ASD Talos - Ruvo di Puglia hanno usato per questo scopo i proventi dell'iscrizione alla pedalata Cicloturistica "Piantala in bici" organizzata lo scorso 10 novembre in occasione della Sagra del Fungo Cardoncello a cura della Pro Loco Ruvo di Puglia. Gaetano La Firenze ha arricchito un'aiuola urbana con un arbusto autoctono che regalerà ombra nelle giornate assolate. Luca Mazzone e i suoi vicini hanno contribuito ad arredare un'area verde comunale in prossimità delle loro abitazioni per prendersene cura più agevolmente. Il gruppo Azione Cattolica ha fatto piantumare un'essenza adulta in un giardino rionale.
«Dovevamo ringraziarli pubblicamente con una cerimonia lo scorso 6 marzo, in occasione della manifestazione nazionale M'illumino di Meno Radio2, poi è arrivato il coronavirus e la manifestazione è stata rinviata. - spiega il sindaco
Nel frattempo però la primavera è arrivata e senza farsi troppi problemi ha fatto fiorire molti di quegli alberi: 28 cercis in corso Giovanni Jatta, piazza Felice Cavallotti e corso Carafa, 5 callistemon in via Gobetti, 4 ibiscus in piazza Felice Cavallotti, 6 canfore in via Pietro Nenni, 9 ligustri in corso Gramsci, un tiglio in Corso Cavour, un carrubo in via San Francesco d'Assisi.
Fiori molto belli che in questo momento così straordinario nella storia della nostra città hanno un profumo e un significato fortemente simbolici.
Questi giorni eccezionali ci ricordano, infatti, come nessun investimento sia più importante di quello nella salute dei cittadini. Quando usciremo di casa troveremo una Ruvo non solo più bella, ma anche più verde e più salubre.
Siamo in debito con questi cittadini perché con i loro alberi hanno regalato alla nostra comunità un pezzo di futuro. Con il loro amore per la città e con il loro civismo hanno aperto una strada che vogliamo sia lunga ed emozionante. Alla fine di tutta questa storia daremo loro l'abbraccio collettivo che meritano».