50 anni di sacerdozio per don Giuseppe Tambone
Mons. Cornacchia a Ruvo per la celebrazione solenne
sabato 2 luglio 2016
7.12
Lo scorso 29 giugno è stato un giorno speciale per don Giuseppe Tambone parroco del Santuario dei Santi Medici: ha compiuto, infatti, 50 anni di sacerdozio.
Ordinato sacerdote da sua Eccellenza Mons. Aurelio Marena il 29 giugno 1966, oggi è Rettore del Santuario S.Medici a Ruvo. Gran parte della sua vita pastorale, però l'ha trascorsa alla guida della parrocchia dell'Immacolata per la quale non nasconde il suo affetto: «È normale che si senta un po' di nostalgia e di dispiacere, però dobbiamo fare la volontà di Dio che ci chiama a lavorare nella sua vigna ovunque essa sia.»
«Tra le esperienze più belle che ho vissuto da quando ho cominciato la vita pastorale - ci racconta don Giuseppe - ricordo il contatto con le famiglie e con i giovani, e anche i vari campi scuola trascorsi in montagna».
«È stato fin da subito molto accogliente, soprattutto verso i poveri - la testimonianza dei parrocchiani -. Saremo felice di intonare, nel coro, canti di lode al Signore che ci ha donato una persona mite e sorridente, vicina agli ultimi e pronta all'accoglienza. Ci ha insegnato il perdono, il rispetto per gli altri e la carità silenziosa, quella che dà senza chiedere. Auguri padre buono».
Le celebrazioni in onore del cinquantennio cominceranno sabato alle ore 19.30 con la veglia di preghiera vocazionale presieduta da Padre Michele Pellegrini presso la Concattedrale, mentre domenica alle ore 10.30 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Domenico Cornacchia sempre presso la Concattedrale di Ruvo.
Ordinato sacerdote da sua Eccellenza Mons. Aurelio Marena il 29 giugno 1966, oggi è Rettore del Santuario S.Medici a Ruvo. Gran parte della sua vita pastorale, però l'ha trascorsa alla guida della parrocchia dell'Immacolata per la quale non nasconde il suo affetto: «È normale che si senta un po' di nostalgia e di dispiacere, però dobbiamo fare la volontà di Dio che ci chiama a lavorare nella sua vigna ovunque essa sia.»
«È stato fin da subito molto accogliente, soprattutto verso i poveri - la testimonianza dei parrocchiani -. Saremo felice di intonare, nel coro, canti di lode al Signore che ci ha donato una persona mite e sorridente, vicina agli ultimi e pronta all'accoglienza. Ci ha insegnato il perdono, il rispetto per gli altri e la carità silenziosa, quella che dà senza chiedere. Auguri padre buono».
Le celebrazioni in onore del cinquantennio cominceranno sabato alle ore 19.30 con la veglia di preghiera vocazionale presieduta da Padre Michele Pellegrini presso la Concattedrale, mentre domenica alle ore 10.30 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Domenico Cornacchia sempre presso la Concattedrale di Ruvo.