25 aprile 2020, la Liberazione ai tempi del coronavirus
Uniti virtualmente per guardare al domani. Oggi pomeriggio evento su tutto il network Viva
sabato 25 aprile 2020
Un 75° anniversario dalla liberazione dell'Italia dal nazifascismo sicuramente insolito quello che celebriamo quest'oggi e che sarà ricordato nella memoria storica di ognuno di noi.
Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
Ad oggi, resta immutato il simbolo, il significato, il bisogno di soffermarsi a rendere omaggio ai caduti e a riflettere sugli errori del nazifascismo e sull'importanza di una riconquistata dignità dell'essere umano e del Paese. Ma oggi, 25 aprile 2020, a 75 anni da quell'evento che ha cambiato la storia, cambia il modo di celebrarlo e di raccontarlo negli anni a venire.
Il particolare periodo di emergenza epidemiologica da coronavirus che stiamo vivendo influisce indelebilmente su questa 75esima Festa della Liberazione. Persino la sua celebrazione è strettamente vincolata alle indicazioni fornite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (con circolare del 17 aprile) circa le modalità di svolgimento degli eventi celebrativi, in relazione alla vigenza dei provvedimenti restrittivi connessi all'emergenza sanitaria in atto.
Nessun corteo, nessun momento di commemorazione in nessuna città, se non in forma strettamente contenuta e limitata alla deposizione di una corona di alloro ai monumenti cittadini eretti in onore ai caduti da parte del solo primo cittadino e un solo rappresentante delle Associazioni Combattentistiche.
Non ci si può riunire fisicamente nella memoria ma è sentimento comune quel volersi sentire uniti che sta caratterizzando il periodo di quarantena a cui il Paese è sottoposto come misura di contrasto alla diffusione del contagio. Sentiamo forte il bisogno di libertà, oggi che la nostra quotidianità ha dovuto subire cambiamenti, imponendoci limitazioni negli spostamenti, nella socialità, nella convivialità, nel vivere le nostre relazioni interpersonali con amici e parenti.
Eppure, forse l'Italia celebra la sua Festa della Liberazione 2020 riscoprendo proprio il significato della parola "libertà" e quel sentimento di appartenenza alla patria, il bisogno di ribadire l'importanza della libertà e della speranza di poter guardare ad un futuro più luminoso, comprendendo quel sentimento che, in maniera differente, ha animato il coraggio di quanti si sono battuti per la Liberazione.
Quella che stiamo vivendo contro il coronavirus è certamente una battaglia ben diversa, ma ci ha visti tornare ad esporre il tricolore ai nostri balconi, a sentirci nazione, uniti in una piazza virtuale chiamata tecnologia e ci chiama a reinventarci e a ricostruire il nostro domani in maniera più consapevole.
Sono tante le iniziative organizzate per celebrare questo 75esimo 25 aprile. Questo pomeriggio, a partire dalle 15:00, tutti i 18 portali del nostro network Viva e sulle rispettive pagine Facebook, oltre che sul canale ufficiale dell'evento, presentano "Let's Live All" una web maratona musicale di 10 ore con più di 100 artisti tra dj e musicisti, organizzata da "Tanto Pé Cantá".
Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
Ad oggi, resta immutato il simbolo, il significato, il bisogno di soffermarsi a rendere omaggio ai caduti e a riflettere sugli errori del nazifascismo e sull'importanza di una riconquistata dignità dell'essere umano e del Paese. Ma oggi, 25 aprile 2020, a 75 anni da quell'evento che ha cambiato la storia, cambia il modo di celebrarlo e di raccontarlo negli anni a venire.
Il particolare periodo di emergenza epidemiologica da coronavirus che stiamo vivendo influisce indelebilmente su questa 75esima Festa della Liberazione. Persino la sua celebrazione è strettamente vincolata alle indicazioni fornite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (con circolare del 17 aprile) circa le modalità di svolgimento degli eventi celebrativi, in relazione alla vigenza dei provvedimenti restrittivi connessi all'emergenza sanitaria in atto.
Nessun corteo, nessun momento di commemorazione in nessuna città, se non in forma strettamente contenuta e limitata alla deposizione di una corona di alloro ai monumenti cittadini eretti in onore ai caduti da parte del solo primo cittadino e un solo rappresentante delle Associazioni Combattentistiche.
Non ci si può riunire fisicamente nella memoria ma è sentimento comune quel volersi sentire uniti che sta caratterizzando il periodo di quarantena a cui il Paese è sottoposto come misura di contrasto alla diffusione del contagio. Sentiamo forte il bisogno di libertà, oggi che la nostra quotidianità ha dovuto subire cambiamenti, imponendoci limitazioni negli spostamenti, nella socialità, nella convivialità, nel vivere le nostre relazioni interpersonali con amici e parenti.
Eppure, forse l'Italia celebra la sua Festa della Liberazione 2020 riscoprendo proprio il significato della parola "libertà" e quel sentimento di appartenenza alla patria, il bisogno di ribadire l'importanza della libertà e della speranza di poter guardare ad un futuro più luminoso, comprendendo quel sentimento che, in maniera differente, ha animato il coraggio di quanti si sono battuti per la Liberazione.
Quella che stiamo vivendo contro il coronavirus è certamente una battaglia ben diversa, ma ci ha visti tornare ad esporre il tricolore ai nostri balconi, a sentirci nazione, uniti in una piazza virtuale chiamata tecnologia e ci chiama a reinventarci e a ricostruire il nostro domani in maniera più consapevole.
Sono tante le iniziative organizzate per celebrare questo 75esimo 25 aprile. Questo pomeriggio, a partire dalle 15:00, tutti i 18 portali del nostro network Viva e sulle rispettive pagine Facebook, oltre che sul canale ufficiale dell'evento, presentano "Let's Live All" una web maratona musicale di 10 ore con più di 100 artisti tra dj e musicisti, organizzata da "Tanto Pé Cantá".